Madre Maestra: Guglielmina Salcuni


Madre Guglielmina Salcuni - nome di battesimo Michelina - fu un meraviglioso dono del Signore. La Chiesa e la società del suo tempo l'accolsero e ne furono ampiamente beneficate. La sua esistenza, segnata profondamente da Dio e trasformata dallo Spirito, costituisce ancora oggi un tesoro, a cui tutti possono attingere a piene mani e godere così dei benefici di tante perle preziose a livello umano, spirituale e monastico. Il suo insegnamento è un vero patrimonio di cui ci si può appropriare; il suo vissuto, inserito nel mistero di Cristo, è in grado di proiettare ancora luce e di orientare, come sicura bussola, le persone del nostro tempo. Autenticità e testimonianza è il binomio che legge la sua vocazione; dottrina e vita illustrano e traducono il mistero di Dio e diventano icona dell'opera della Redenzione.

Michelina nacque il 5 giugno 1899 a Monte Sant'Angelo (Foggia) da Biagio Salcuni e da Raffaella Pellegrino; terza di cinque figli - Rosa, Libera, Leonardo e Maria.

Fu battezzata, dopo due giorni, nella Chiesa della Madonna del Carmine dal parroco D. Matteo Prencipe. Monte Sant'Angelo allora era un piccolo centro rurale, mentre oggi è una cittadina vivace e dinamica, aperta e sensibile al nuovo e al progresso. Nella seconda metà dell'ottocento costituiva una grande famiglia, quasi una comunità al cui interno si notavano difetti e problemi, ma anche si poteva cogliere tanta umanità e solidarietà.

Tutti si conoscevano, la vita era a misura d'uomo, tutti si aiutavano vicendevolmente e in fondo ci si perdonava l'errore, lo sbaglio, la negligenza. L'intransigenza veniva usata solo per salvaguardare alcuni valori come l'onorabilità, la dignità, l'amicizia, il rispetto e il costume.

Questi valori erano da tutti accolti e tenuti in grande considerazione. Ogni famiglia, pertanto, si confrontava con essi e si impegnava ad acquisirli e a custodirli; la strada della convivenza era spianata e ogni porta della collettività aperta.

Per i genitori Michelina fu un dono. I figli, in verità, sono sempre un grande dono del Signore che continua la sua creazione attraverso i coniugi ed attua il mistero della Redenzione. Essi coronano l'amore umano reso santo dal matrimonio e costituiscono uno straordinario evento per la crescita e la maturazione della famiglia.

Michelina fu un dono per la sua famiglia, per il suo quartiere, per la sua parrocchia, per la sua diocesi, per l'ordine monastico e per la famiglia umana. Ella mise la sua persona, con i talenti di natura e di grazia, a disposizione di tutti, contribuendo alla edificazione della Chiesa e della società.

Michelina fu un angelo. I genitori l'affidarono alla protezione dell'arcangelo S. Michele, perché la piccola potesse essere realmente un angelo, vivere nel candore e diventare una bella notizia per la Chiesa e la comunità civile.

Averla affidata, col nome, al patrono della città - l'arcangelo Michele - significava garantire per lei, augurarle il massimo, invocare su di lei la protezione celeste, ed attendere dalla bambina un comportamento in linea con i loro voti e le loro aspirazioni.

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Michelina era gracile di costituzione, ma molto vivace e socievole; forte di carattere, affrontò la realtà della vita; era studiosa e si distingueva già dalla scuola elementare. Con molta diligenza seguiva le lezioni di cultura generale, che lo zio sacerdote impartiva ai suoi fratelli più grandi. Amante della letteratura, studiava Dante specialmente la Divina Commedia di cui apprendeva a memoria parecchie terzine, che volentieri reciterà ed utilizzerà nel suo insegnamento. L'amore per la poesia sottolinea la sua sensibilità ed evidenzia la delicatezza dei sentimenti.


Dal libro: Guglielmina Salcuni : Madre Maestra di Anselmo Lipari.


Proprio per la sua passione per la letteratura, oggi il responsabile della nostra biblioteca, il dott. Di Marino, ha dedicato a lei il riconoscimento letterario per la fiera del libro delle suore benedettine che si svolge ogni anno sulla piattaforma digitale dedicata:

Bibliophiles Book Fair online 

Riconoscimento letterario "Guglielmina Salcuni"


Sempre in memoria di Madre Guglielmina Salcuni è dedicata la direzione (Sala E) della biblioteca.